Si tratta di una vera e propria lista di assiemi e sottoassiemi, organizzata in modo gerarchico, nella quale il livello più alto è “occupato” dal prodotto finito mentre quello inferiore dai singoli componenti e materiali.
In un Bill of Materials si trovano dunque diverse informazioni: numero di parte, nome della parte, quantità, unità di misura, riferimenti dell'assieme, metodo di costruzione delle parti, note aggiuntive.
Il BOM rappresenta dunque una fonte di informazioni centralizzata: ogni processo di produzione inizia con la creazione di una distinta base, passaggio indispensabile per ridurre i costi associati a operation e magazzino.
L’anagrafica dettagliata dei materiali e componenti inserita nel BOM aiuta infatti a gestire in modo efficace, sincronizzato e integrato logistica e produzione e consente alle imprese di produzione di pianificare per tempo e correttamente l’acquisto delle materie prime e di definire il costo delle attrezzature necessarie al processo di produzione, prevenendo errori e rotture di stock e, in buona sostanza, ottimizzando l’intero processo produttivo.
Fondamentale, nel Bill of Materials, è l’accuratezza, indispensabile per garantire che materiali e componenti siano disponibili e in efficienza quando necessario, evitando fermi di produzione con il conseguente aumento dei costi operativi.
In una realtà di produzione possono servire diverse tipologie di BOM, in base al progetto e alle funzioni aziendali. Hanno bisogno di distinte base le aree di ingegneria, progettazione, operation, produzione, servizio, e le BOM sono parte integrante sia negli ERP (Enterprise Resource Planning) sia nei MRP (Materials Requirements Planning).
Per questo motivo, in genere si fa riferimento ad almeno quattro tipologie di BOM, a seconda dell’ufficio o funzione che li sviluppa.
Si parte con il CAD BOM, che viene sviluppato dagli uffici di progettazione, che ben conoscono la struttura dei prodotti sulla base della tipica impostazione ad albero dei progetti CAD. È la prima rappresentazione del prodotto, sviluppata tuttavia solo sulla base di quanto è stato “disegnato” nel CAD.
Analogo al CAD BOM è l’EBOM (Engineering Bill Of Materials), vale a dire la distinta base di progettazione. Si tratta di un documento molto rigoroso che viene realizzato in fase di progettazione con strumenti come CAD o EDA (Electronic Design Automation). È di fatto una distinta tecnica, che viene poi convertita in distinta base di produzione nel momento in cui viene integrata con i processi industriali e logistici dell’azienda.
La vera e propria distinta base di produzione si ha con l’MBOM (Manufacturing Bill of Materials), nel quale sono inserite tutte le informazioni relativi alle parti, agli assiemi e ai sottoassiemi necessari per costruire un prodotto in tutte le fasi, fino all’imballaggio finale. Sono informazioni utili per chi si occupa di pianificazione e acquisti, dal momento che è sulla base delle informazioni contenute in questo documento che si possono programmare gli acquisti dei materiali e delle materie prime, potendo anche negoziare il miglior prezzo per i fornitori.
Un’ulteriore tipologia di BOM è rappresentata da SBOM (Service Bill of Materials), vale a dire la distinta di collaudo e manutenzione, nella quale sono indicati tutti i materiali e gli strumenti necessari per installare, manutenere o riparare un prodotto. Il SBOM è uno strumento importante per la funzione di servizio tecnico e supporto di un’impresa, dal momento che include anche l’elenco di tutti gli elementi riparabili di un prodotto, di cui è importante disporre per garantirne il funzionamento.
Anche se spesso confusi l’un con l’altro, la differenza di approccio tra CAD BOM, EBOM e MBOM è sostanziale.
La distinta base di progettazione riguarda il modo in cui un prodotto è progettato, contiene tutte le componenti del design del prodotto, include parti, componenti e materiali e informazioni tecniche di dettaglio come specifiche, tolleranze e standard.
La distinta base di produzione definisce la roadmap per la produzione di qualsiasi prodotto fisico. È guidata dall’EBOM e definisce la configurazione del prodotto che verrà poi assemblato e include tutte le informazioni di dettaglio e l’elenco dei materiali necessari per costruire, assemblare e imballare il prodotto.
Le principali differenze tra EBOM e MBOM risiedono nella loro struttura e profondità. Gli MBOM devono contenere tutte le parti e gli assiemi. Se un articolo deve essere acquistato, elaborato o inventariato per realizzare il prodotto, deve essere rappresentato nella distinta base di produzione.
Qualunque sia il prodotto cui si fa riferimento (dal filone di pane alla bicicletta), è chiaro che la corretta gestione delle distinte base è essenziale. Ma potrebbe non essere semplice. Ad esempio, l’organizzazione della distinta base nel CAD non si adatta alla produzione, che ha una diversa visione del progetto; oppure i dati inviati nell'ERP possono essere eterogenei, dal momento che ogni designer o progettista segue la propria logica di progettazione.
La gestione delle distinte base in un PLM rappresenta invece un’opportunità, visto che con questa implementazione diventa possibile acquisirle da diverse fonti di informazione e memorizzarle in un unico database centralizzato, che collegherà i diversi componenti garantendo un maggior controllo e una tracciabilità totale.
In questo modo sarà immediato il poter controllare l'impatto delle modifiche per tutti i servizi. Inoltre, si crea un collegamento tra l'ufficio di progettazione e la produzione e si può misurare l'impatto dei cambiamenti dal punto di vista tecnico, di produzione e finanziario.
In uno scenario complesso e competitivo qual è quello nel quale le aziende oggi si muovono, è chiaro che una corretta gestione dei diversi tipi di BOM (CAD BOM, EBOM, MBOM, SBOM) sia essenziale per garantire alle imprese quella velocità e quell’agilità necessarie per rispondere alle richieste dei loro clienti e alle sfide del mercato.
L’attenzione alla precisione nella realizzazione dei Bill of Materials e l’utilizzo di soluzioni software specifiche per la loro compilazione favoriscono, di fatto, la collaborazione tra i diversi dipartimenti aziendali, riducono il rischio di errori e rilavorazioni, eliminano il rischio di riutilizzo di dati obsoleti. Questo significa che fornitori, responsabili di produzione, responsabili vendite e responsabili di assistenza siano sempre allineati rispetto ai possibili cambiamenti intervenuti in fase di progettazione, grazie a una sincronizzazione automatizzata tra le rispettive distinte base.
Diretta conseguenza è dunque un time-to-market più rapido, una maggiore efficienza operativa e una riduzione dei costi.
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