Sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea - serie L del 23.10.2025 - sono stati pubblicati i regolamenti con i quali la Commissione Europea ha aggiornato i regimi sanzionatori adottati dall’UE nei confronti della Russia.
In particolare, è stato reso pubblico il c.d. diciannovesimo pacchetto di misure restrittive nei confronti della Federazione Russa attraverso il Regolamento (UE) 2025/2033 (“Reg. 2025/2033”), che modifica il Regolamento (UE) n. 833/2014 (“Reg. 833/2014”) e il Regolamento di esecuzione (UE) 2025/2035 (“Reg. 2025/2035”) assieme al Regolamento (UE) 2025/2037 (“Reg. 2025/2037”) che modificano il Regolamento (UE) n. 269/2014 (“Reg. 269/2014”).
Pubblicati inoltre il Regolamento di esecuzione (UE) 2025/2039 (“Reg. 2025/2039”) e il Regolamento (UE) 2025/2041 (“Reg. 2025/2041”), che modificano il Regolamento (CE) 765/2006 (“Reg. 765/2006”), concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Bielorussia e del coinvolgimento della Bielorussia nell'aggressione russa contro l'Ucraina.
Si tratta di azioni punitive pensate per incrementare ulteriormente la pressione su Mosca, coinvolgendo i settori energetico, finanziario e militare-industriale e con un importante focus legato alla tematica di violazione dei diritti umani.
Misure su individui ed entità
In relazione ai provvedimenti di carattere soggettivo, sono state effettuate le seguenti modifiche:
- 2025/2033: inserimento di 45 nuove entità, di cui ben 17 situate in Paesi terzi diversi dalla Russia (8 in Cina, 4 a Hong Kong, 3 in India e 2 in Tailandia). Si tratta di persone fisiche e giuridiche, entità e organismi cui è vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie a duplice uso, comprese quelle che potrebbero contribuire al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia.
- 2025/2035: approvazione di 64 inserimenti, composti da 22 persone e 42 entità. Ai soggetti responsabili sono congelati tutti i fondi e le risorse economiche e, al contempo, è fatto divieto di mettere fondi e risorse economiche a disposizione, direttamente o indirettamente, di dette persone ed entità ai sensi dell’art.1 del Reg. 269/2014.
- 2025/2039: introdotte 5 entità, comprendenti 2 persone fisiche e 3 giuridiche. Tale provvedimento include e sottopone soggetti di origine bielorussa a congelamento dei beni e divieti di finanziamento, corrispondenti all’allegato I del regolamento (CE) n. 765/2006.
Misure su flotta ombra
Il Consiglio ha intensificato ulteriormente la stretta contro la flotta ombra di Putin, con 117 nuovi inserimenti e 4 cancellazioni dalla lista nera di riferimento. Così facendo, il totale delle imbarcazioni sottoposte a restrizioni raggiunge quota 557.
Misure su finanza e sistema bancario
Bloccate le “scappatoie finanziarie” che la Russia impiega per eludere le sanzioni. Il nuovo pacchetto include i seguenti aspetti:
- Per la prima volta dall’inizio del conflitto, sono stati introdotti interventi di contenimento riguardanti le transazioni sulle piattaforme di scambio di criptovalute e vincoli alla fornitura di servizi di cripto-asset. A tale scopo, è vietato l’uso della criptovaluta “A7A5” su tutto il territorio europeo.
- Preso di mira il sistema nazionale di pagamenti (MIR) che facilita i trasferimenti di denaro digitali in tempo reale tra banche. Limitandone l’accesso, l’UE tenta di ostacolare i movimenti interni al territorio russo.
- Colpito il sistema di pagamento veloce (SBP) con l’intento di dismettere l’impiego dei sistemi non-SWIFT per bypassare le restrizioni. La priorità è quella di evitare che aziende europee, anche indirettamente, partecipino a collaborazioni con la Russia tramite circuiti alternativi.
- Inserimento di 5 nuove banche russe all’elenco delle entità soggette a sanzioni, con le quali è vietato intrattenere ogni forma di operazione economica. In tale ambito, vi è il coinvolgimento di altre banche, 4 tra bielorusse e kazake, a causa di collegamenti col sistema finanziario russo. Infine, sanzionate anche 8 entità tra istituzioni finanziarie e commercianti di petrolio in Paesi terzi che servono da “hub” per import/export e agiscono come intermediari per la Russia.
- Imposte, per la prima volta, restrizioni legate alle zone economiche speciali russe. Sono ben 9 quelle coinvolte, le quali ospitano imprese che producono o sviluppano beni per lo sforzo bellico russo.
Misure sul settore energetico
- Applicata la restrizione totale all’importazione di gas naturale liquefatto (GNL), con effetto immediato a partire dal 1° gennaio 2027 e accelerando, di fatto, l’uscita dalle forniture energetiche russe. Il blocco consente di coprire sia gli acquisti diretti da progetti russi, sia i transiti attraverso terminal europei. Non ci saranno più deroghe o esenzioni, tutti i contratti dovranno essere chiusi o rinegoziati entro la scadenza prevista.
- Imposto un divieto totale di transazioni con Rosneft e Gazprom Neft, due delle principali compagnie petrolifere russe, strategiche per l’economia e la politica energetica del Paese.
Aziende e operatori finanziari dell’UE non possono più acquistare petrolio o prodotti derivati, fornire servizi finanziari, offrire assicurazioni per carichi trasportati e svolgere attività logistiche.
Misure legate ai diritti umani
Il Consiglio dell’UE ha riconosciuto la continua deportazione di bambini nei cosiddetti campi di rieducazione e il maltrattamento di prigionieri di guerra. Per questo, è stata predisposta l’introduzione di sanzioni per 13 persone coinvolte nel sequestro e nell’indottrinamento.
L’impegno promulgato è quello di rendere più agevole, anche in futuro, l’emanazione di misure nei confronti di organizzazioni coinvolte alla base di queste pratiche “abominevoli”.
Misure su tecnologie
Introdotte 2 persone fisiche e 3 persone giuridiche nel programma sanzionatorio bielorusso. Sono inserimenti legati al contesto dell’esportazione, trasferimento o fornitura di tecnologie avanzate alla Russia, in particolare quelle con potenziale impiego dual-use (civile e militare). Si tratta di sistemi riguardanti l’intelligenza artificiale e dati geo-spaziali per la navigazione o per il posizionamento militare di truppe o armamenti.
Con i nuovi inserimenti, il numero totale di individui ed entità soggetti alle sanzioni dell’UE per aver compromesso l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina supera ora le 2.600 unità, tra individui ed entità.
Le persone sanzionate sono soggette a congelamento dei beni, e cittadini e aziende dell’UE non possono fornire loro fondi o risorse economiche.
Metisoft, da sempre attenta alla problematica delle sanzioni e consapevole del proprio ruolo di partner di riferimento per la distribuzione periodica di liste di nominativi a supporto dei controlli AML e CTF per il Know Your Customer e per il Reputational Risk Control, ha tempestivamente provveduto al censimento sia dei nominativi inseriti nel REGOLAMENTO (UE) 2025/2033 che attualmente contiene quasi 900 soggetti sia dei nominativi inseriti negli altri regolamenti che prevedono il congelamento dei fondi e ancora non recepiti nei data file ufficiali della UE.
Le liste aggiornate sono già disponibili nei sistemi Metisoft.
Regolamento UE – 2025/2033
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:L_202502033
Regolamento UE - 2025/2035
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:L_202502035
Regolamento UE – 2025/2037
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:L_202502037
Regolamento UE - 2025/2039
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:L_202502039
Regolamento UE – 2025/2041
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:L_202502041