Le attività transfrontaliere che riguardano beni e servizi sono soggette sia a leggi e regolamenti in materia di controllo delle esportazioni, importazioni e trasferimenti in genere sia a sanzioni economiche internazionali.
La crescente complessità del contesto geopolitico e del quadro normativo che regola la movimentazione di beni, tecnologie, soggetti, entità e transazioni finanziarie impone agli operatori commerciali e bancari una sempre più attenta valutazione e gestione del rischio in relazione a restrizioni, divieti ed embarghi nei confronti dei paesi verso cui si esporta.
Le imprese europee devono tenere conto non solo della normativa dell’Unione Europea, ma anche delle restrizioni imposte dal governo USA per le loro caratteristiche di extraterritorialità verso alcuni paesi. Da ultimo inoltre le sanzioni adottate verso la Russia a seguito dell'invasione militare dell'Ucraina e la Bielorussia in risposta al suo coinvolgimento, hanno ampliato il numero di settori, soggetti e banche sottoposti a misure restrittive.
Le attività di prevenzione e gestione del rischio nelle operazioni commerciali e finanziarie, incluse le verifiche su soggetti, entità, prodotti e tecnologie militari e dual use e Paesi sottoposti a restrizioni prendono il nome di Export Controls.
Le aziende che operano in un contesto internazionale ed esportano beni e servizi verso Paesi soggetti alle sanzioni economiche internazionali imposte da UE, ONU, UK e US (Russia, Iran, Siria, …) sono esposte al rischio di incorrere in sanzioni amministrative e penali in relazione a restrizioni, divieti o embarghi verso il paese con il quale operano.
Per questo motivo è importante per le aziende predisporre un Internal Compliance Program (ICP) che tenga conto della necessità sia di verifiche soggettive sulle operazioni commerciali attraverso lo screening di nominativi di clienti, end-users e business partner, società e relative strutture coinvolti nelle transazioni, sia delle verifiche oggettive sui prodotti movimentati mediante l’identificazione delle caratteristiche tecniche dei prodotti e il confronto con le liste di beni soggetti a restrizioni.
Operare senza la piena consapevolezza di quanto impone la normativa può far incorrere operatori commerciali e istituti bancari e finanziari in sanzioni di carattere amministrativo e penale.
Per aiutare le imprese esportatrici europee a muoversi in questo articolato contesto limitando il rischio di incorrere in sanzioni, l’Unione Europea ha predisposto le Raccomandazioni n. 2019/1318 e n.2021/1700 e il Regolamento n. 2021/821 (dual use).
Per svolgere le attività di controllo istituti bancari e finanziari e aziende possono contare su moderne piattaforme di screening che effettuano controlli soggettivi e oggettivi per identificare tempestivamente eventuali attività/persone soggette a restrizioni da sottoporre ad ulteriori approfondimenti salvaguardando i propri obiettivi di business.