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3 suggerimenti per godere di esenzione o riduzione dei dazi doganali

Scritto da Redazione Metisoft | 08 maggio 2023

I dazi, una barriera artificiale ai flussi di beni tra i diversi Paesi, nascono per ragioni di natura sia politica che commerciale. Il loro scopo è noto: aumentare il prezzo di un bene prodotto in un Paese e importato in un altro, per proteggere la concorrenza di quello stesso bene prodotto nello Stato di importazione.

I dazi doganali variano a seconda del tipo di bene importato e sono calcolati in base ad alcuni standard precisi, come il valore della merce e la quantità. Esistono tuttavia alcune modalità per ridurre o godere della piena esenzione dei dazi doganali.

Riduzione o esenzione dazi doganali: perché è fondamentale

Nell'ambito dell'export, i dazi doganali rappresentano una delle principali barriere commerciali che le imprese devono affrontare quando desiderano espandere il loro mercato oltre i confini nazionali. I dazi doganali sono tasse imposte dal governo sulle merci che attraversano la frontiera. La loro funzione è doppia: da un lato, servono a generare entrate per lo Stato, e dall'altro, proteggono le industrie locali dalla concorrenza estera, regolando così il mercato interno.

La misura in cui questi dazi influenzano il costo finale dei prodotti può essere significativa e, pertanto, ridurre i dazi doganali può risultare strategico per aumentare la competitività delle imprese su scala globale.

Come ridurli?

Nell'Unione Europea vige il principio di libera circolazione delle merci, che comporta tra le altre cose l'eliminazione di qualunque dazio tra gli Stati membri. Ma come fare per ridurre i dazi per importazioni/esportazioni fuori dall'UE? Ecco tre possibilità.

Certificazione di origine preferenziale delle merci

Ai fini della concessione di un dazio preferenziale, che può andare dalla parziale fino alla totale esenzione, esiste la possibilità di ottenere alcuni certificati di circolazione che attestano l'origine preferenziale delle merci, a fronte degli accordi pattuiti dalla CEE con alcuni Paesi terzi o gruppi di Paesi.

Il trattamento preferenziale può essere concesso con due modalità:

  • accordi bilaterali, o accordi di libero scambio, che prevedono benefici tariffari all'importazione nel Paese terzo/gruppo di Paesi terzi firmatari dell'accordo, oppure all'importazione nell'UE per beni originari di tali Paesi terzi/gruppi di Paesi;
  • accordi unilaterali, che prevedono benefici daziari unicamente all'importazione in UE di prodotti originari del Paese terzo/gruppo di Paesi terzi.

Una volta verificata l'applicazione della regola per l'acquisizione dell'origine preferenziale di un prodotto, sarà possibile richiedere alla dogana l'emissione del certificato di circolazione EUR.1, che costituisce prova dell'origine e che consente di far beneficiare chi importerà tali beni nel Paese “accordista”.

Immissione in libera pratica con destinazione particolare (end use)

Come dichiarato dall'agenzia per le Dogane e i Monopoli, il regime di immissione in libera pratica prevede che la merce non comunitaria acquisisca la posizione doganale di merce comunitaria. Esso presuppone una dichiarazione di vincolo al regime, da effettuare presso la dogana d'ingresso nell'Unione Europea.

Salvo eccezioni, le merci che possono beneficiare, all'atto dell'immissione in libera pratica, di una riduzione dell'aliquota o dell'esenzione dal dazio in ragione della loro destinazione particolare, possono essere individuate grazie all'apposita indicazione a margine del codice di classificazione riportato nella Nomenclatura Combinata.

La Nomenclatura Combinata è un sistema di codici usato per classificare le merci, strutturato in modo da identificare i prodotti su cui vengono applicati dazi doganali. 

Il codice TARIC è una estensione più dettagliata della Nomenclatura Combinata che, non solo specifica i dazi applicabili alle merci che entrano nell'UE, ma fornisce anche dati cruciali per il corretto trattamento delle merci alle dogane. Queste informazioni garantiscono che le aziende possano navigare efficacemente le complessità dei regolamenti tariffari e applicare correttamente le tariffe preferenziali, ottimizzando così le operazioni di commercio estero.

A titolo di esempio, l'esenzione dei dazi doganali è prevista a beneficio degli aeromobili civili e di taluni prodotti destinati a essere utilizzati per la loro costruzione, riparazione, rifacimento, manutenzione o trasformazione.

L'Articolo 254 del Codice Doganale Europeo sancisce anche che, quando le merci si prestano a un uso ripetuto e le autorità doganali lo ritengano opportuno al fine di evitare abusi, la vigilanza doganale continui per un periodo non superiore a due anni dopo la data del primo uso ai fini stabiliti per l'applicazione dell'esenzione o della riduzione dei dazi.

Al contrario, se la merce immessa in libera pratica venisse destinata anche all'immissione in consumo nel territorio dello Stato con l'assolvimento della fiscalità interna, prevista dalla legislazione nazionale, si realizzerebbe l'importazione della merce e pertanto non si potrebbe usufruire di nessuna riduzione dei dazi.

Classificazione doganale

La classificazione doganale è il procedimento che serve per attribuire ad un bene un determinato codice doganale, per il pagamento delle corrette aliquote o per ottenere eventuali esenzioni. Attribuire il corretto codice doganale ad un prodotto è fondamentale per la Trade compliance, in quanto è proprio questo fattore a determinare il dazio all'importazione ed eventuali misure restrittive sia all'importazione che all'esportazione. L'errata classificazione doganale di un prodotto potrebbe determinare l'applicazione di una più elevata aliquota del dazio doganale rispetto a quella effettivamente dovuta, con relativo incremento del prezzo al consumo e conseguente maggiore difficoltà di accesso al mercato.

Per la corretta classificazione della merce e l'individuazione del dazio eventualmente dovuto occorre fare sempre riferimento all'Allegato I del Reg. n. 2658/87, aggiornato con il Regolamento di esecuzione UE 2015/1754 del 6 ottobre 2015: la fonte normativa base per la nomenclatura tariffaria e statistica.

Tale Allegato è diviso in tre parti:

  • la prima parte contiene le regole generali per l'interpretazione e l'applicazione della Nomenclatura combinata;
  • la seconda parte riporta la tabella delle merci e dei dazi, divisa in 21 Sezioni che raggruppano i vari settori merceologici (suddivisi in 99 capitoli);
  • la terza parte contiene altri allegati tariffari relativi a taluni prodotti agricoli e alle sostanze farmaceutiche per le quali è prevista l'esenzione dal dazio.

Il ruolo di una soluzione automatizzata per la gestione dell'export

Le normative che regolano l'export sono dinamiche e subiscono frequenti aggiornamenti a livello nazionale e internazionale, il che pone le imprese di fronte alla sfida di rimanere costantemente aggiornate per evitare sanzioni e inadempienze. In questo contesto, la gestione manuale delle pratiche di export, nonostante sia eseguita con precisione e attenzione, è intrinsecamente soggetta a rischi di errore umano che possono tradursi in ritardi, multe o blocchi delle merci.

L'adozione di un sistema automatizzato per la gestione della Trade Compliance rappresenta una soluzione efficace per superare queste sfide. Questi sistemi sono progettati per assicurare che tutte le operazioni di export siano conformi al 100% con le leggi vigenti. Grazie all'automazione, le aziende possono ridurre significativamente il rischio di errori e inadempienze, migliorando al contempo l'efficienza operativa e accelerando i tempi di gestione delle spedizioni internazionali.

Un sistema automatizzato non solo semplifica il processo di conformità normativa, ma offre anche una visione chiara e aggiornata delle pratiche di export, rendendo più semplice per i compliance manager navigare il complesso panorama del commercio globale.

In conclusione, l'aliquota dei dazi doganali varia a seconda di quantità, valore e certificati che accompagnano le merci. Un buon modo per ridurre o addirittura eliminare i dazi doganali consiste nel classificare correttamente la propria merce, utilizzare l'origine preferenziale o godere di eventuali regimi speciali come l'immissione in libera pratica con destinazione particolare.

Alla base di tutto, però, è necessario dotarsi degli strumenti più adatti per gestire tutte queste operazioni: esistono software in grado di semplificare il processo di certificazione di origine, che effettuano in automatico tutti i calcoli necessari avendo accesso alle fonti più diverse in tutto il mondo e che facilitano la classificazione delle merci. Se sei stanco di dover svolgere a mano tutti i processi necessari alla conformità commerciale, tra fogli di calcolo e database scollegati tra loro, ti interesserà sicuramente conoscere quali sono “Le soluzioni per gestire al meglio ogni aspetto della Trade Compliance”!