Nell’articolo di oggi ci concentreremo sugli strumenti più innovativi per garantire la conformità delle operazioni e migliorare la credibilità delle aziende esportatrici.
Una gestione inefficace di questi status – che può tradursi in mancate dichiarazioni o semplici errori nell’adempimento degli obblighi di conformità – può comportare diversi rischi per l’azienda.
Si può incorrere in vere e proprie barriere alla finalizzazione della vendita, ad esempio nella situazione in cui è il cliente a dover provvedere al pagamento dei dazi a causa dell’assenza delle dichiarazioni. L’azienda che ha importato i prodotti potrebbe quindi decidere di rivalersi sui fornitori, chiedendo ad esempio uno sconto pari al dazio dovuto.
Qualunque scenario si potrebbe aprire di fronte a una mancata conformità, senza dubbio non sarebbe promettente per la durata del rapporto commerciale. Si devono, poi, considerare le implicazioni dal punto di vista della reputazione dell’azienda esportatrice e del suo posizionamento sul mercato.
Le aziende esportatrici – di prodotti propri o provenienti da fornitori – sono i soggetti più interessati ad adempiere in modo corretto alle procedure; una gestione puntuale, conforme e controllata si rivela infatti una leva strategica per incrementare la reputazione del marchio, distinguendolo tra i competitor. Un business riconosciuto dal punto di vista dell’efficienza e della serietà con cui conduce le operazioni legate all’import/export risulterà più appetibile di altri agli occhi di nuovi potenziali partner commerciali.
Perché si rende sempre più necessario affidare la gestione di queste procedure a modalità operative smart? Una delle ragioni più importanti per le aziende riguarda la moltitudine di attori coinvolti che generano, a loro volta, uno scambio importante di dati, informazioni e processi. Al netto della complessità delle materie dell’origine preferenziale e non preferenziale, l’utilizzo di più sistemi di lavoro e la proliferazione continua di dati possono facilmente generare l’errore.
Non dimentichiamo, inoltre, che procedure articolate richiedono un importante investimento di tempo e risorse – che in caso di sanzioni non si trasformerà in profitto.
La digitalizzazione della trade compliance è il modo più efficiente per semplificare e rendere i processi sicuri. I software più innovativi e aggiornati offrono funzioni preziose, come il controllo automatico del grado di conformità di un prodotto sulla base dei dettagli a disposizione:
provenienza delle materie prime
luoghi di lavorazione
provenienza delle forniture
Optando per un approccio digital, è possibile reinvestire il tempo dedicato a operazioni di controllo a strategie di business orientate all’incremento dei profitti.
Rispetto a operazioni condotte manualmente e archiviate in modo cartaceo, i database sono senza dubbio meno deperibili e più accessibili: sono infatti condivisibili e dotati di strumenti di ricerca. Tuttavia, una gestione di questo tipo non garantisce l’aggiornamento dei dati in tempo reale, perché soggetto solo all’intervento umano. Anche il controllo sarebbe frammentato e poco efficace di fronte a più copie dello stesso file o documento.
Visibilità sui informazioni e processi, efficienza delle procedure, conformità assicurata, controlli doganali superati: con un software di gestione della trade compliance si può ottenere tutto questo.
Gestire l’origine preferenziale e non preferenziale da parte delle aziende coinvolte in attività export risulta semplice, immediato e sicuro. L’azienda otterrà imperdibili benefici – dalla miglior reputazione sul mercato a relazioni solide con i propri partner commerciali. Vuoi saperne di più? Uno dei nostri esperti in conformità commerciale è disponibile a offrirti una sessione di consulenza gratuita per approfondire i benefici del software trade compliance per la tua azienda. Richiedila subito!