Nell'epoca della trasformazione digitale, la sicurezza informatica si posiziona al centro delle strategie di successo per le aziende di ogni dimensione e settore. Con l'aumento degli attacchi informatici, diventa imperativo per ogni organizzazione implementare misure per proteggere i propri asset digitali.
Questo articolo esplora i rischi concreti di un attacco malevolo, focalizzandosi sulle opportunità tangibili per le aziende che scelgono di proteggersi. Continua la lettura dell’articolo.
Quali sono i rischi di una mancata tutela dei sistemi informatici dell’azienda da attacchi cyber?
La mancanza di adeguate misure di sicurezza informatica espone le aziende a rischi significativi, tra cui il furto di dati sensibili, perdite finanziarie, danni alla reputazione e interruzioni dell'attività operativa.
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Collegamenti rapidi
- La sottovalutazione del valore informatico nelle PMI: i rischi
- Come avviene un attacco cyber
- Abbattere i rischi della cybersecurity: il ruolo del fornitore della soluzione
- Quali attività ulteriori prevedere per tutelare la sicurezza informatica
- Focus: cybersecurity e AI, a che punto siamo?
La sottovalutazione del valore informatico nelle PMI: i rischi
Nonostante l'importanza crescente della cybersecurity, molte piccole e medie imprese non hanno ancora una percezione chiara e completa del valore informatico che la loro azienda possiede. Questa mancanza di consapevolezza riguardo all’anima informatica dell'organizzazione spesso conduce a una sottovalutazione anche seria dei rischi e delle conseguenze legate agli attacchi cyber.
Le aziende devono prendere piena coscienza del fatto che all'interno dei loro sistemi risiedono beni inestimabili da difendere, quali
- conoscenze
- brevetti
- esperienze
- piani strategici
- dati e informazioni sensibili di dipendenti, clienti, fornitori e partner
La sottovalutazione di questi asset digitali può portare a perdite di reddito significative, non solo in termini immediati, ma anche per quanto riguarda le opportunità future. Un attacco informatico può erodere la fiducia che i clienti ripongono nell'azienda, causando un danno all'immagine che può essere difficile, se non impossibile, da riparare. Inoltre, le imprese devono considerare i possibili risarcimenti che potrebbero dover affrontare qualora i dati sensibili dei clienti vengano compromessi.
È fondamentale che le PMI inizino a valutare il valore informatico dell'azienda - non solo in termini di asset tangibili - ma anche come insieme delle informazioni, idee e strategie che definiscono la loro unicità e il loro vantaggio competitivo.
Questa presa di coscienza è il primo passo per sviluppare una strategia di cybersecurity adeguata, che protegga l'azienda non solo da perdite finanziarie dirette ma anche da danni a lungo termine alla reputazione e alle opportunità di business. Oltre ai danni economici, reputazionali e alle necessità di investire in piani di disaster recovery e ripristino dei sistemi, c’è un altro aspetto non di poco conto: le sanzioni governative.
La non conformità agli standard di cybersecurity può esporre le aziende a rischi legali che possono variare da multe pecuniarie a restrizioni operative e avere, così, un impatto significativo sul bilancio aziendale. Inoltre, il mancato rispetto delle normative sulla protezione dei dati (come il GDPR in Europa) può portare a ulteriori implicazioni, incluse azioni legali da parte di clienti o partner i cui dati sono stati compromessi.
Per far fronte a tutte queste sfide, le PMI devono adottare un approccio proattivo alla cybersecurity, comprendendo che la protezione dei dati e dei sistemi informatici è fondamentale per la salvaguardia del loro futuro.
Entriamo nel merito dei rischi di un effettivo attacco cyber, nel prossimo paragrafo.
Come avviene un attacco cyber
Di fronte a cyber attacchi, tutte le aziende - piccole, medie o multinazionali - sono uguali: gli hacker colpiscono indistintamente, diffondendo un codice malevolo senza obiettivi specifici.
Possiamo individuare due driver principali con cui vengono attaccate le aziende: la prima ha a che vedere con messaggi di posta elettronica, dove la causa principale è da rintracciare nella mancanza di consapevolezza degli utenti finali, che cliccano su link e allegati infetti. I messaggi infetti arrivano nella posta elettronica, con le sembianze di vere e proprie mail di lavoro. A differenza di quest’ultime, però, contengono link o allegati malevoli che, una volta cliccati, avviano il processo di infezione. La macchina viene poi controllata da server esterni, permettendo agli hacker di diffondere il controllo in profondità all'interno della rete interna dell'azienda.
Il secondo driver riguarda le applicazioni, come il classico sito eCommerce o portali per partner e fornitori che molte aziende implementano, vulnerabili a causa di configurazioni errate o falle nel software. Un errore nell'impostazione dei sistemi può lasciare aperte vulnerabilità sfruttabili dagli hacker.
Abbattere i rischi della cybersecurity: il ruolo del fornitore della soluzione
Nell'ambito della gestione dei rischi legati alla cybersecurity, la selezione del fornitore di soluzioni di sicurezza gioca un ruolo fondamentale.
Non si tratta solo di acquistare prodotti ma di instaurare una partnership strategica che possa influenzare profondamente la resilienza dell'azienda alle minacce informatiche. Questo processo va ben oltre la semplice transazione commerciale; richiede un'attenta valutazione di vari fattori che vanno dalla competenza tecnica all'affidabilità delle soluzioni offerte.
Completa il quadro l’affiancamento continuativo al Cliente che non deve mai pensare di aver risolto alla radice i problemi in ambito cybersecurity dato che stiamo parlando di un settore in continua evoluzione ed in continuo fermento così come lo devono essere il know-how ed i prodotti che il partner affina giorno dopo giorno.
Un fornitore con solido know-how nel campo della sicurezza informatica si distingue per l'approccio olistico che adotta, ponendo l'accento sull'importanza della formazione e del supporto continuo. La capacità di un'azienda di sfruttare appieno le potenzialità delle tecnologie di sicurezza dipende in larga misura dall'efficacia dei programmi di formazione forniti e dalla sensibilizzazione alle pratiche di cybersecurity. Il partner ideale si impegna a garantire che il personale del cliente sia ben preparato a utilizzare gli strumenti a disposizione, massimizzando così il livello di protezione.
Fornitori con un ampio background nel campo della sicurezza sono meglio equipaggiati per anticipare e neutralizzare le minacce emergenti, grazie alla loro comprensione approfondita del panorama delle minacce e delle strategie difensive più efficaci.
Un altro aspetto cruciale nella scelta di un fornitore affidabile è l’attitudine a testare e affinare le soluzioni di sicurezza all'interno dei propri sistemi informatici prima di offrirle al mercato. Questo non solo testimonia un impegno verso l'affidabilità dei prodotti ma fornisce anche una prova tangibile della loro efficacia. Un partner che applica i propri strumenti di sicurezza internamente dimostra un alto livello di fiducia nelle sue soluzioni, garantendo ai clienti una maggiore sicurezza quando si tratta di scegliere la soluzione per la protezione della rete aziendale.
Quali attività ulteriori prevedere per tutelare la sicurezza informatica
Oltre alla scelta della soluzione di sicurezza più adatta alla propria situazione aziendale, ci sono diverse best practice e azioni virtuose che si possono mettere in atto quotidianamente. Vediamole.
Formazione degli utenti finali e rivisitazione dei processi interni
La prima linea di difesa è la consapevolezza che nessuno è immune da attacchi informatici; formare gli utenti finali sui rischi cyber, insegnare loro a riconoscere mail sospette e adottare comportamenti sicuri in rete è fondamentale. Parallelamente, è importante rivisitare i processi interni per incorporare pratiche di sicurezza informatica.
Protezione e classificazione dei documenti
Non tutti i documenti aziendali hanno lo stesso valore o livello di sensibilità. Identificare, classificare e proteggere adeguatamente i dati, utilizzando la crittografia, è essenziale per prevenire perdite o furti di informazioni.
Blocco dei device esterni
Limitare l'uso di dispositivi esterni (come usb o hard disk esterni) può ridurre il rischio di infezioni da malware. Questo controllo aiuta a prevenire l'introduzione accidentale di virus o software dannosi all'interno della rete aziendale.
Crittografia dei device interni
Criptare i dati sui dispositivi interni, come notebook e smartphone, assicura che le informazioni rimangano protette, anche in caso di furto o smarrimento del dispositivo.
Controllo accessi ad Internet
Implementare gateway di sicurezza web che filtrano e monitorano il traffico online può prevenire l'accesso a siti web malevoli e ridurre il rischio di download accidentali di malware.
Restrizione della navigazione
Limitare l'accesso a siti web non sicuri o non pertinenti al lavoro può ridurre significativamente il rischio di attacchi cyber.
Mail security gateway
L'uso di sistemi avanzati di sicurezza della posta elettronica per bloccare link e allegati pericolosi è cruciale. Questi sistemi possono identificare e filtrare mail sospette, riducendo così l'esposizione a tentativi di phishing e malware.
Patching continuo
Mantenere aggiornati software e hardware è fondamentale. Molti attacchi sfruttano vulnerabilità in applicazioni non aggiornate, inclusi dispositivi come stampanti, notebook, server e dispositivi IoT; un programma di patching continuo è quindi essenziale per mantenere la sicurezza della rete.
Back-up
Affinché le aziende possano ripristinare i propri sistemi dopo un attacco ransomware, è fondamentale che alla base ci sia un piano di backup: per essere inaccessibile al virus, questo deve essere sviluppato su diversi layer. Se, quindi, una prima attività di back-up normalmente è accessibile all’attacco, le altre copie memorizzate su diversi layer sono inaccessibili a livello logico e fisico, pur trovandosi nella stessa location.
Focus: cybersecurity e AI, a che punto siamo?
L'avvento dell'intelligenza artificiale nel campo della cybersecurity rappresenta una svolta sia per le strategie offensive che per quelle difensive. Mentre gli attacchi malevoli si avvalgono di tecniche sempre più sofisticate, sfruttando l'AI per automatizzare e ottimizzare gli attacchi, le aziende hanno l'opportunità di utilizzare la stessa tecnologia per rafforzare le proprie difese.
L'AI, infatti, può essere utilizzata per creare un malware che si adatta e muta automaticamente per evitare il rilevamento, per ottimizzare le campagne di phishing rendendole più credibili e mirate o per identificare vulnerabilità nei sistemi informatici con una velocità e una precisione senza precedenti. Queste capacità innovative potenziano enormemente l'efficacia degli attacchi cyber, rendendo la sfida alla sicurezza informatica ancora più complessa. Allo stesso tempo, l'intelligenza artificiale apre a nuove frontiere per la cybersecurity; attraverso sistemi intelligenti, è possibile analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, individuando pattern e comportamenti anomali che potrebbero indicare un attacco in corso.
Inoltre, l'AI può anche automatizzare compiti di sicurezza ripetitivi, liberando le risorse umane per concentrarsi su minacce più sofisticate e strategie di difesa complesse, migliorando continuamente le tecniche in un processo di apprendimento continuo.
Nell’articolo di oggi abbiamo parlato di cybersecurity e, in particolare, dei rischi e delle modalità per abbatterli. Richiedi una consulenza gratuita con uno dei nostri esperti per studiare insieme un sistema di sicurezza informatica ad hoc per la tua azienda: i rischi di subire un attacco hacker sono molto elevati e qualunque organizzazione può essere danneggiata.