Per il mondo manifatturiero gli ultimi diciotto mesi hanno rappresentato un momento di forte discontinuità. Anzi, di una discontinuità così radicale da non riuscire a ricordarne una simile, né così repentina. Non è un caso che in molti, tra pandemia da COVID-19 ed eventi imprevedibili come l’incagliamento della nave Ever Given nel Canale di Suez, abbiano iniziato a parlare di cigni neri — una metafora per indicare quegli eventi traumatici non previsti — soprattutto in relazione all’interruzione delle supply chain e alla necessità di ripensare l’intera catena del valore.
In un contesto di fatto sempre più incerto, un’attenta gestione dei fornitori e dei diversi attori che fanno parte della supply chain di un’azienda del mondo produttivo rappresenta una necessità per non soccombere di fronte agli eventi.
Oggi più che mai, le imprese del mondo manifatturiero devono essere in grado di rispondere in modo veloce ai cambiamenti e alle richieste del mercato, tenendo sotto controllo tutti gli aspetti che riguardano il ciclo di vita dei loro prodotti.
Questo significa avere una chiara visibilità di tutto ciò che accade nelle diverse fasi, dall’ideazione alla commercializzazione del prodotto stesso; significa mantenere una accurata gestione dei fornitori per garantire il corretto allineamento tra domanda e offerta; significa attivare una accurata sinergia con le funzioni vendite e marketing per anticipare le richieste dei consumatori finali e soddisfarle; significa anche introdurre elementi di flessibilità e agilità lungo tutta la supply chain.
In sintesi, per incontrare le richieste del mercato in uno scenario caratterizzato da forti discontinuità e incertezza, è fondamentale lavorare sul miglioramento dell'efficienza della propria supply chain.
LEGGI TUTTO