La tariffa doganale TARIC è uno strumento indispensabile per gli scambi commerciali a livello internazionale, perché permette di risalire a specifiche:
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disposizioni
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fiscalità
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legislazioni tariffarie
Attraverso la determinazione del codice, le imprese assicurano la corretta identificazione della merce e l’adempimento agli obblighi previsti; al contrario, se si associa ai prodotti una categoria merceologica diversa da quella prevista si rischiano sanzioni e, in alcuni casi, perfino il blocco doganale.
Nell’articolo di oggi, approfondiremo le soluzioni per semplificare questa procedura, garantendo la piena conformità delle operazioni anche alla luce dei recenti aggiornamenti normativi.
Tariffa doganale TARIC: quali sono le novità più importanti
La Tariffa Integrata Comunitaria (TARIC) è uno strumento introdotto all’interno dell’UE con l’obiettivo di calcolare gli oneri doganali sulla merce importata.
Il sistema di classificazione delle merci prevede l’assegnazione di un determinato codice a ciascuna tipologia di prodotto. Ipotizziamo che il nostro codice sia:
0702 11 22 00
Le prime sei cifre, 070211, indicano le voci e sottovoci del sistema armonizzato; i numeri 22 si riferiscono alle sottovoci della nomenclatura combinata e, infine, 00 rappresentano le sottovoci TARIC, fondamentali per disciplinare ulteriori misure comunitarie.
L’importante novità ha a che vedere proprio con la nomenclatura combinata che ha subito un aggiornamento a seguito del Regolamento di esecuzione UE n. 2021/1832.
Dal 1° gennaio 2022, sono entrati in vigore 760 voci tariffarie e codici nuovi che dovranno essere utilizzati per applicare una corretta classificazione della merce. Come chiarito dall’Agenzia delle Dogane in una nota riportata da IPSOA e consultabile a questo link, la nomenclatura combinata aggiornata recepisce le modifiche del sistema armonizzato 2022, l’identificativo adottato a livello internazionale.
Ricordiamo che, classificando la merce, i codici numerici determinano la natura daziaria che a sua volta permette di applicare specifiche misure di politica commerciale; oltre a divieti e autorizzazioni, l’inquadramento merceologico definisce l’origine dei prodotti, necessaria per rispettare i negoziati tra Paesi e avviare gli scambi commerciali.
La novità sopra descritta impone agli operatori responsabili controlli specifici, necessari per aggiornare la classificazione delle merci.
Alla base del disegno tariffario delle merci, troviamo le novità tecnologiche che caratterizzano molte merci, tra cui quelle tecnologiche, industriali ed elettroniche. Inoltre, la riformulazione dei codici ha l’obiettivo di monitorare e contenere lo scambio di prodotti potenzialmente pericolosi per l’ambiente, in termini di emissione e salute per le persone.
Per allinearsi ai nuovi termini che regolano gli scambi commerciali, le imprese coinvolte in attività di import/export hanno a disposizione diversi strumenti. Continua la lettura per approfondire.
Come verificare la tariffa doganale TARIC? Gli strumenti utili
La prima modalità per verificare il codice TARIC è suggerita dall’Agenzia delle Dogane, che ha messo a disposizione degli interessati le tabelle di trasportazione tra i codici la cui validità è cessata e quelli applicabili dal 2022.
A questo link è possibile consultare i dettagli del Regolamento di esecuzione 2021/1832 e, in particolare, i codici che hanno subito modificazioni tra il 2021 e il 2022, identificati con questi simboli:
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È bene sottolineare che non sempre l’aggiornamento del codice comporta una variazione daziaria, ma la verifica e l’allineamento alle nuove disposizioni sono indispensabili per individuare l’aliquota effettiva e assicurare all’impresa il mantenimento del business commerciale.
L’importanza di affidarsi a sistemi automatizzati
Ad ogni aggiornamento, l’Agenzia delle Dogane provvede a fornire gli strumenti utili per una corretta lettura della legislazione tariffaria; tuttavia, il rischio di incorrere in errori e sanzioni resta alto, dal momento che il controllo manuale può essere impreciso.
Oggi è possibile affidarsi a strumenti automatizzati per la gestione della Trade Compliance, che semplificano la consultazione dei dati, assicurando la piena conformità delle procedure. Gli strumenti software più innovativi integrano in unico sistema le informazioni provenienti da diverse fonti, offrendo indicazioni precise su dichiarazioni, autorizzazioni e certificazioni.
Come abbiamo visto, nell’ambito dell’export, le novità sono all’ordine del giorno, perché si allineano al progresso tecnologico e allo sviluppo scientifico. Inoltre, i cambiamenti ambientali e le conseguenti restrizioni impongono aggiornamenti frequenti anche alla disciplina in materia di scambi commerciali, per cui è ormai indispensabile affidarsi a soluzioni di gestione digitalizzate.
Tra le funzioni più importanti dei software per la Trade Compliance, troviamo:
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aggiornamento in tempo reale di procedure sulla base dell’entrata in vigore di accordi, regolamenti e leggi
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identificazione dei rischi
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visibilità e tracciamento di storico e attività
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linee guida per l’adempimento alle disposizioni
Nell’articolo di oggi abbiamo parlato delle novità che riguardano la tariffa doganale TARIC e gli strumenti per assicurare alle imprese la conformità rispetto agli obblighi.
Metisoft è al fianco delle aziende nella transizione alla digitalizzazione dei processi legati alla Trade Compliance e nello sviluppo di business sicuri e conformi.
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