Il sistema del commercio internazionale, da tempo sfruttato dalle organizzazioni criminali in molteplici settori, mostra oggi vulnerabilità crescenti rispetto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Si definisce Trade Based Money Laundering (in breve TBML) è il sistema mediante il quale si cerca di mascherare i proventi del crimine utilizzando transazioni commerciali legittime; in analogia il Trade Based Terrorism Financing (in breve TBTF) è la pratica per evadere le sanzioni con la quale finanziatori e gruppi terroristici nascondono i propri proventi utilizzando le transazioni commerciali per spostare fondi.
Ogni giorno nel mondo vengono acquistati e venduti milioni di prodotti con un complesso intreccio di persone, merci, documenti e valute. Per questo motivo il commercio offre alle organizzazioni criminali numerose opportunità per infiltrarsi e la possibilità di utilizzare canali e istituzioni finanziarie legittime per riciclare i proventi dei reati, finanziare il terrorismo ed eludere le sanzioni.
Possiamo ricondurre a tre i metodi principali mediante i quali le organizzazioni criminali e i finanziatori del terrorismo spostano denaro per integrarlo nell'economia formale mascherandone l’origine:
- utilizzo del sistema finanziario;
- movimento fisico di denaro (uso di corrieri di denaro contante);
- movimento fisico di merci attraverso il sistema commerciale.
Rispetto ai primi due metodi, per i quali le norme di contrasto sono diventate con il passare degli anni sempre più efficaci, il ricorso al sistema commerciale internazionale per effettuare riciclaggio di denaro o finanziare il terrorismo appare oggi sempre più allettante. Le tecniche di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo attraverso il sistema commerciale sono molteplici e spesso utilizzate in combinazione tra loro per ostacolare ancora più efficacemente la tracciabilità dei flussi di denaro sfruttando l'enorme volume dei flussi commerciali, la distanza geografica tra le controparti, le complessità associate all'uso di transazioni in valuta estera e gli accordi internazionali.
Rilevare questi schemi di riciclaggio di denaro non è facile. I più utilizzati vanno dallo scambio di merci con prezzi, qualità e quantità falsati con spedizioni di merce in eccesso o in difetto, alle esportazioni/importazioni ripetute della stessa merce, all’utilizzo di società di comodo o società di copertura offshore, all’integrazione illecita di contante nel regolamento finanziario:
- Vendita di articoli con un prezzo ben superiore o inferiore al valore di mercato;
- Incongruenza tra la tipologia di cliente e gli articoli acquistati/venduti;
- Trasferimenti aziendali effettuati senza motivo apparente;
- Finanziamento di terzi;
- Imballaggio incoerente con il contenuto;
- Percorso delle merci tortuoso o economicamente illogico;
- Dimensioni o peso dichiarati della merce non coerenti con il contenuto.
Per mitigare il rischio di essere inavvertitamente coinvolti in TBML/TBTF, evitare pesanti sanzioni e danni reputazionali e impedire l’immissione di fondi potenzialmente illeciti nel sistema finanziario legittimo, aziende e istituti finanziari devono investire per rafforzare i propri presidi e ottimizzare i processi di controllo. Imprescindibile verificare l'azienda con cui si effettua la transazione commerciale e le persone chiave coinvolte, la catena societaria i titolari effettivi e i documenti finanziari commerciali.
Per fare questo è necessario istituire presidi idonei a garantire la conformità dei controlli e utilizzare moderne piattaforme di screening che effettuano controlli soggettivi e oggettivi sia in tempo reale sia con attività continue di monitoraggio identificando eventuali attività/persone sospette da sottoporre ad ulteriori approfondimenti.
Nello svolgimento di queste attività è importante la scelta di un partner affidabile che conosca i regimi sanzionatori e garantisca una gestione adeguata e tempestiva dei rischi ad essi connessi, salvaguardando gli obiettivi di business.