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software time to marketIn uno scenario sempre più competitivo come quello che sta attraversando il settore del manifatturiero, l'impatto di una cattiva gestione del time to market, ovvero del tempo necessario perché un prodotto passi dalla fase di ideazione a quella di realizzazione, è tutt'altro che insignificante.

Ancor più pesanti sono l’impatto e i rischi di progetti portati a compimento in corsa per riuscire a rispettare determinate scadenze, tralasciando importanti azioni di ottimizzazione sia nelle fasi di progettazione e produzione, sia nelle trattative con i fornitori, a tutto discapito della qualità del prodotto finito e della sostenibilità economica del progetto nel suo insieme.

Eppure, accelerare il time to market è possibile e - anzi - essenziale per anticipare la concorrenza, ridurre il tempo necessario a ottenere un ritorno sull’investimento e soddisfare le richieste che arrivano dai clienti e dal mercato.

Il punto è riuscire a farlo senza perdere di vista gli aspetti tecnici, di qualità e gli economics, seguendo una ben precisa strategia di sviluppo, accompagnata dai giusti strumenti (anche) digitali.

L’impatto del time to market sul manifatturiero

Il time-to-market è un concetto piuttosto importante nell’era moderna, segnata da trasformazioni in campo digitale e innovazioni progettuali. Si tratta di un aspetto che determina la capacità dell’azienda di mantenersi competitiva nel settore di riferimento, senza perdere posizioni chiave. Di fatto, ridurre il time-to-market significa diminuire i tempi che intercorrono tra l’ideazione di un prodotto e l’effettivo sviluppo. Ottimizzare i processi di progettazione ha un forte impatto sulla reputazione dell’impresa e il volume di mercato raggiunto: anticipando i competitor, proponendo per primi prodotti innovativi e concept moderni, infatti, si guadagnano posti strategici nel settore.

In un contesto così dinamico e in rapida evoluzione, una mancata opportunità può impattare in modo negativo sulle performance e il ritorno sull’investimento. Allo stesso modo, un prodotto presentato come innovativo, ma già sviluppato dai competitor, può essere percepito dal mercato come obsoleto.

Continua a leggere l’articolo per scoprire come preparare l’azienda alle sfide del futuro, migliorando un aspetto chiave in un contesto ricco di presenze come quello manifatturiero: il time to market. Puoi cliccare l’argomento di tuo interesse direttamente dall’elenco e passare al paragrafo dedicato.

Collegamenti rapidi

 

Prima l’organizzazione, poi gli strumenti

Il primo passo per accelerare il time to market non riguarda tecnologie o strumenti informatici, ma si rivolge all’organizzazione e alla strategia aziendale: è importante che vi sia un progetto coerente, che valuti l’opportunità di sviluppare gamme di prodotti modulari, così da poter lanciare più modelli su un arco temporale più lungo e dunque mantenere bassi i costi ricorrenti e non ricorrenti.

Su questo punto è indispensabile il commitment della direzione, cui spetta la definizione di una roadmap sulla base di considerazioni economiche e strategiche, che prendano in esame anche il contesto competitivo e le risorse aziendali.

Ed è sempre compito della direzione incoraggiare la rottura di colli di bottiglia che ancora caratterizzano il mondo delle imprese: in particolare è importante incoraggiare la collaborazione e la comunicazione tra i reparti vendite e ricerca e sviluppo, ricerca e sviluppo e produzione, provisioning con tutte le altre funzioni.

Leggi anche: 7 passi per allineare marketing, progettazione e produzione nello sviluppo di un nuovo prodotto

Ridurre il time to market con strumenti di collaboration e automation

Al processo di accelerazione del time to market non giovano processi molto rigidi e standardizzati, che richiedono approvazioni formali prima di poter avviare qualsiasi passaggio, incluse le revisioni. Adottare un approccio più flessibile, eliminare processi di approvazione non necessari e passare a un approccio più pragmatico, può aumentare notevolmente l'efficienza operativa.

Soprattutto serve dar vita a processi che coinvolgano tutti gli attori al momento giusto, nel quale le informazioni fluiscano liberamente e i ritardi possano essere compensati rapidamente.

È indispensabile - perché tutta l’azienda cominci a muoversi verso logiche più “lean” e agili - dotare dipendenti e collaboratori di strumenti che facilitino non solo la comunicazione, ma soprattutto la condivisione delle informazioni, così che vi sia un flusso molto più semplice tra le diverse funzioni.

Da non trascurare, quando si parla di riduzione del time to market, l’automazione di processo: implementando soluzioni operative che consentono di automatizzare i cicli di sviluppo del prodotto è possibile infatti ridurre lo spreco di tempo e migliorare l’efficienza complessiva.

Ridurre il time to market con l’ERP

Come abbiamo accennato nei paragrafi precedenti, se è vero che i primi cambiamenti devono avvenire a livello organizzativo, la tecnologia può e deve essere di grande aiuto nel supportarli.

Così, uno dei primi passi per ottimizzare il time to market è disporre di flussi di lavoro definiti, al fine di evitare ritardi e ridurre al minimo i tempi di fermo durante le procedure.
Se nella fase di definizione e progettazione dei prodotti è possibile sfruttare piattaforme come il PLM, per tenere sotto controllo materiali, tempi, metodologie, nelle fasi successive, quando si parla di vendita, trasporto, consegna e assistenza aftersale,  è invece possibile utilizzare a proprio vantaggio tecnologie come gli ERP aziendali, che rappresentano un ottimo strumento per integrare persone, processi ed ecosistemi per consentire alle aziende di massimizzare le loro performance.

Un ulteriore passaggio consiste nell’adottare metodologie appropriate, che consentano di aumentare la produttività del team e velocizzare i processi nel loro complesso.

Tra questi il metodo SCRUM, ovvero un framework che aiuta a valutare l’effettiva efficacia dei processi di product management, rendendo ogni membro del team consapevole di ciò che l'altro sta facendo, delle rispettive responsabilità, dei progressi in corso e delle scadenze.

Ridurre il time to market con il PLM

Ma c’è un ulteriore strumento che può aiutare le imprese del mondo manifatturiero a ridurre il time to market: il PLM – Product Lifecycle Management.

Dal momento che il PLM è in grado di raccogliere e organizzare tutti i dati, le informazioni  e le specifiche definite in fase di progettazione, di pianificare le attività di procurement e pianificare le fasi di execution, è chiaro che può essere un più che valido aiuto nella gestione di tutte le attività che dal progetto alla produzione portano alla realizzazione del prodotto.

Con il PLM è possibile:

  • individuare elementi o componenti riutilizzabili da altri prodotti, condividendoli da altri progetti

  • gestire modifiche e versioning

  • seguire lo sviluppo del prodotto su una linea temporale

Grazie alle sue competenze maturate negli anni, Metisoft ha sviluppato una piattaforma per il PLM che supporta le aziende del manifatturiero a organizzare, pianificare e controllare tutte le attività di sviluppo del prodotto, grazie alla sua ricchezza funzionale. In particolare, con Product Info/Markets è possibile organizzare tutte le informazioni e la documentazione di prodotto così da poterle condividere, mentre con Product Data Management è possibile creare e gestire la codifica delle anagrafiche di part number e distinte base dei dipartimenti di ingegneria e produzione.

Altre funzioni consentono di mantenere un preciso monitoraggio dei tempi e dei costi di produzione, dando dunque ai responsabili aziendali tutti gli elementi per valutare strategie e correttivi.

Integrazione di software 4.0: il valore aggiunto per il ciclo di vita del prodotto

Come abbiamo avuto modo di capire già dal video proposto all’inizio di questo articolo, puntare su una visione olistica e sull’interconnessione dei software per la produzione è fondamentale.

La connessione tra questi sistemi, infatti, migliora la gestione strategica dell’impresa, garantendo una visibilità e un controllo a 360 gradi su tutte le attività – dalla progettazione alla produzione, fino alla pianificazione strategica.

Questo approccio limita i rischi di incorrere in errore, perché favorisce una trasmissione pulita, diretta e rapida di dati e informazioni tra dipartimenti diversi. La naturale conseguenza di un’impresa resa smart e agile da software di produzione integrati sono la netta riduzione del time to market e l’incremento dell’eccellenza operativa.

Il tema dell’integrazione di strumenti di gestione PLM, MES ed ERP si associa a quello del fornitore delle soluzioni, un interlocutore di cui fidarsi e al quale affidarsi per cogliere le migliori opportunità di business.

Optare per un partner unico che conosca e si occupi di tutte le soluzioni assicura le competenze e il know-how necessari per affrontare le sfide più ambiziose dei mercati. Un attore preparato ed esperto in tutte le soluzioni di gestione supporta l’azienda nell’integrazione dei sistemi, garantendo al business una presenza continua nel mercato di riferimento.


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