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sanzioni contro la russia

La Commissione Europea ha aspramente condannato l’invasione dell’Ucraina definendola un “atto brutale, barbarico e violento, guidato dal Cremlino”. Il portavoce per gli Affari esteri e la politica di sicurezza della Commissione Europea Peter Stano ha inviato messaggi di coraggio alla popolazione ucraina e apprezzamento verso quei cittadini russi che hanno manifestato solidarietà al paese e condannato i propri leader politici.

Le sanzioni contro la Russia: quali sono

In risposta, la Commissione Europea ha imposto ad oggi quattro pacchetti di sanzioni contro la Russia che coprono il settore finanziario, energetico, dei trasporti, dell'export di beni, della politica dei visti.

Sanction Lists: chi è finito nella black list europea

Le sanzioni prevedono anche l'inserimento in Sanction Lists di “person of interest” russe, tra le quali il presidente Vladimir Putin e il ministro degli Esteri Sergej Lavrov. Le sanzioni europee per l’invasione dell’Ucraina colpiscono già 893 persone, tra le quali sono presenti 7 importanti oligarchi russi:

  • Roman Abramovich: ex proprietario del Chelsea;
  • Alexei Miller: amministratore delegato della società energetica Gazprom;
  • Andrei Kostin: Presidente della banca VTB, la seconda banca più grande della Russia;
  • Nikolai Tokarev: Presidente della compagnia di oleodotti statale russa Transneft;
  • Oleg Deripask: ha partecipazioni in En+ Group;
  • Igor Sechin: amministratore delegato di Rosneft;
  • Aleksandr Lebedev: presidente del consiglio di amministrazione della Bank Rossiya.

leggi anche >> Sanzioni e Sanction Lists: screening tempestivo per essere compliant

Le ripercussioni finanziarie

Il 2 marzo, tutti i 27 stati membri dell’UE hanno concordato un primo pacchetto di misure volte a limitare la capacità del regime russo di finanziare l’aggressione, imponendo tassazioni a banche russe e congelamento dei beni di alcuni soggetti. 

Sempre il 2 marzo, la Commissione Europea ha messo lo stop all’accesso al sistema SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), la rete internazionale attraverso cui dialogano e trasferiscono denaro oltre 11mila istituzioni finanziarie di 200 paesi, alle seguenti 7 banche:

  • Bank Otkritie
  • Novikombank
  • Promsvyazbank
  • Rossiya Bank
  • Sovcombank
  • Vnesheconombank (VEB)
  • VTB Bank

Il divieto, in vigore dal decimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'UE, si applica anche a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo con sede in Russia i cui diritti di proprietà siano detenuti direttamente o indirettamente per più del 50% dalle suddette banche. Questa sanzione potrebbe ridurre il Pil russo del 5%.

Nel pacchetto di sanzioni è inoltre incluso:

  • il divieto di investire, partecipare o contribuire in altro modo a progetti futuri cofinanziati dal Fondo di investimento diretto russo;
  • vendere, fornire, trasferire o esportare in euro verso la Russia, a qualsiasi persona fisica, giuridica, entità o organismo russo inclusi il governo e la Banca centrale russa.

Gas e petrolio

Nel settore energetico non sono state messe in campo misure dirette alle forniture di gas. La decisione è stata presa in un contesto nel quale i prezzi del gas sono già molto alti, per garantire la possibilità di approvvigionamento dell'Unione Europea.

Per colpire il settore energetico russo l’Unione Europea ha deciso di introdurre delle sanzioni sul petrolio, includendo l’export dai paesi dell’Unione europea di tecnologie specificamente utilizzate per raffinare; l'importazione di petrolio greggio non sarà invece direttamente colpita.

Inoltre, sono ancora in vigore le sanzioni imposte nel 2014, a seguito del primo attacco all'Ucraina, focalizzate su tecnologie chiave per la perforazione e per la ricerca di petrolio nell'Artico, per danneggiare la competitività del petrolio greggio russo.

Il settore commerciale

Il pacchetto di sanzioni contiene anche elementi volti al rafforzamento del regime di controllo delle esportazioni di prodotti e tecnologie specifiche verso la Russia, con l’imposizione di controlli più severi per un certo numero di utenti finali nei settori civili e militari. Ciò per frenare non solo il rafforzamento della capacità militare e tecnologica della Russia ma anche il livello complessivo di competitività del paese. L'esportazione di questi articoli è proibita, salvo esenzioni speciali come nel caso di beni destinati a emergenze umanitarie, sanitarie o climatiche.

Dal 16 marzo, è in vigore il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia che vieta tutte le transazioni con alcune imprese statali, pone restrizioni all'export di beni e tecnologie per l'industria della difesa, della Security e dell'Energy. Inoltre, è stato imposto lo stop all'esportazione di beni di lusso; incluso nel pacchetto anche il divieto di importazione di acciaio che porterà ad una perdita stimata pari a 3,3 mld di ricavi per la Russia.

Cosa sta facendo Metisoft

Per garantire una pronta applicazione delle sanzioni della comunità internazionale in risposta alla situazione di grave crisi tra Russia e Ucraina, Metisoft Spa ha aumentato in questi giorni il proprio impegno nel monitoraggio delle Sanctions Lists per consentire che tutti i profili oggetto di nuovi provvedimenti siano aggiornati e trasmessi tempestivamente ai propri clienti.

Grazie a procedure automatizzate e a controlli esperti four eyes, la Blacklist gestita e distribuita da Metisoft ha fin qui recepito tutti gli aggiornamenti che OFAC, EU, ONU e HMT hanno effettuato nelle proprie Consolidated Lists nonostante l’aumentato volume e la frequenza di aggiornamento.

“Continueremo nei prossimi giorni con la stessa attenzione e sollecitudine per garantirvi sempre un servizio affidabile e di qualità sia in termini di dati che di assistenza restando a disposizione, come di consueto, per ogni esigenza di chiarimento o supporto dei clienti” riferisce il Finance Competence Center Manager di Metisoft, Vincenzo Consorti.