La gestione della supply chain sta cambiando sempre più rapidamente. Non solo perché la domanda è soggetta a variazioni ogni giorno più complesse e frenetiche, ma anche perché l’intera filiera è soggetta a cambiamenti molto repentini. Pensiamo, per esempio, al mercato sempre più complesso delle materie prime o alla disponibilità imprevedibile di componenti e semilavorati che ha caratterizzato gli ultimi anni. Per gestire tutto questo e conservare competitività serve un approccio nuovo alla catena di fornitura, che cambi i paradigmi di quanto fatto finora. Il DDMRP, Demand Driven Material Requirement Planning, risponde a questo bisogno. Vediamo come.
Che cos’è il DDMRP?
Il Demand Driven Material Requirement Planning è una metodologia di pianificazione ed esecuzione formalizzata che si basa sul disaccoppiamento di domanda e offerta. La sua principale caratteristica è quella di non basarsi esclusivamente sulle previsioni, ma su una serie di informazioni e dati che circolano lungo la filiera. In pratica, si tratta di una metodologia che si pone l’obiettivo di essere più adattabile alle condizioni, sia di mercato, sia interne, attraverso un uso più intensivo ed efficace di dati e informazioni interne ed esterne. Si tratta di una metodologia formalizzata, che ha anche il proprio istituto di riferimento. Pur trattandosi di un metodo complesso e articolato, trova il suo fondamento in un processo in cinque fasi:
- posizionamento strategico dell'inventario, che determina la posizione dei punti di
disaccoppiamento; - profili e livelli di buffer, che determinano le quantità minime di materiali o semilavorati che devono essere presenti nei punti di disaccoppiamento lungo la supply chain;
- regolazioni dinamiche che definiscono il modo in cui il livello di protezione fluttua in base ai parametri operativi, ai cambiamenti del mercato oppure a eventi futuri, pianificati o noti;
- pianificazione guidata dalla domanda, il processo con cui vengono generati gli ordini di fornitura (acquisto, produzione, movimentazione);
- esecuzione visibile e collaborativa, con cui una filiera gestita con DDMRP gestisce gli ordini di fornitura aperti.
I principali vantaggi del DDMRP
Il DDMRP aiuta le aziende a conquistare una maggiore flessibilità e una migliore consapevolezza. Vediamo, più nel dettaglio, alcuni dei principali vantaggi rispetto a una metodologia più tradizionale.
Visibilità estesa
Il DDMRP, per sua natura, offre una visione chiara e immediata delle esigenze, sia di inventario sia di produzione. Per questo permette di anticipare eventuali problemi, risolvendoli prima che diventino bloccanti.
Agilità produttiva
La gestione dinamica dei buffer, che non hanno dimensione fissa, permette alle aziende di adattarsi rapidamente a variazioni di mercato, nella domanda o nell’offerta.
Riduzione delle giacenze
Utilizzando questa metodologia è possibile ridurre le scorte in eccesso, pur senza influire sul livello di servizio elevato. Il posizionamento strategico dei buffer e la loro gestione dinamica, infatti, permettono di ottimizzare, livellandoli verso il basso, i livelli di scorta.
Migliore servizio al cliente
Grazie a una migliore gestione dell’inventario e alla conquistata capacità di rispondere agilmente ai cambiamenti, anche nella domanda, le aziende sono in grado di fornire una migliore esperienza ai clienti, per esempio facendo in modo che i prodotti siano sempre presenti sul mercato senza ammanchi.
Maggiore circolazione delle informazioni e collaborazione migliorata
Implementando un processo di collaborazione più trasparente e una maggiore visibilità sulle diverse fasi dei processi, ogni elemento coinvolto nella supply chain avrà a disposizione i dati e le informazioni necessarie per raggiungere i propri obiettivi, anche in caso di problemi o imprevisti.
Demand Driven Material Requirement Planning: rivedere la filiera per migliorarla
Come abbiamo visto, il DDMRP è una nuova metodologia che offre, alle aziende che decidono di affrontare un cambiamento di paradigma, una serie di importanti vantaggi e nuove opportunità. Soprattutto, mette a disposizione anche alle aziende produttive la capacità di affrontare il mercato con la flessibilità richiesta dagli scenari di oggi.